Coltivazione delle pere nella Sicilia Occidentale
Varietà, coltivazione e un po’ di storia
La frutticoltura, che in passato ha avuto un ruolo di grande rilevanza nell’economia siciliana, è stata relegata di recente, ed in concomitanza con lo sviluppo della coltivazione degli agrumeti, in posizione di secondo piano, spesso marginale nel contesto della produzione agricola siciliana. Il pero è stato sicuramente e continua ad essere il cultivar più diffuso.
Sino a 80 anni fa, di tale pomacea non esisteva alcuna coltura specializzata; ci si limitava infatti ad innestare piante sparse di perastro, diffusamente presenti nella flora spontanea insulare. I primi pereti specializzati risalgono intorno al 1930, sopratutto nella provincia di Palermo, con le cultivar estive Citron des Carmes, Moscatella, Spadoncina, e intorno al 1950 si diffondono nell’agrigentino, soprattutto a Ribera, impianti di pera Coscia, varietà che ancora oggi è la più rappresentata.
I pereti nella Sicilia Occidentale possono considerarsi delle piccole oasi mentre si può registrare una certa diffusione nei territori del palermitano a Trappeto, Partinico e Balestrate, mentre nell’Agrigentino vi è una certa diffusione nel territorio di Ribera (circa 300 ettari di superficie sino ad alcuni anni fa).
La forma di coltivazione più diffusa è quella a piramide, in casi rari la palmetta; le piante generalmente vengono innestate su cotogno.
Le varietà più diffuse sono: la Coscia, la Spadona estiva, la Citron des Carmes, la gallo, la Gentile e la Iazzolo.
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Gallo
è una varietà di origine locale, diffusa nel territorio di Balestrate e Partinico. Gli alberi sono vigorosi e produttivi e la maturazione avviene nella seconda decade di Giugno. I frutti sono di modesta pezzatura, piriformi allungati, presentano la buccia di colore verde giallastro con sfumature rosse alla insolazione. La polpa è bianco-giallastra, dolce e aromatica.
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Iazzolo
varietà di origine locale, è diffusa oltre che a Partinico e Balestrate anche a Ribera. Gli alberi sono vigorosi e produttivi. La maturazione avviene nella terza decade di giugno. I frutti sono di piccola pezzatura (mediamente mm.58 x mm 34), piriformi. La buccia si presenta di colore giallo-verdastro a maturità e giallo intenso a maturità avanzata. La polpa è bianca, compatta, poco dolce, non aromatica.
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Citron des carmes
È diffusa in tutta la Sicilia Occidentale, nel Riberese è conosciuta come “Iazzolone”. Albero mediamente vigoroso e molto fertile. La maturazione si ha tra la seconda e terza decade di giugno. I frutti sono piccoli e sferoidali (mm. 56 x mm. 47). La buccia liscia è di colore verde-chiaro; la polpa è giallastra, liquescente, granulosa e zuccherina.
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Gentile
La maturazione si ha nella terza decade di Giugno. I frutti sono piccoli (mm. 62 x mm. 45), piriformi. La buccia è liscia, di colore verde chiaro-giallastro; la polpa è giallo verdastra, succosa, granulosa, zuccherina e leggermente aromatica. I frutti sono molto soggetti allo ammezzimento. Il cultivar viene innestato normalmente sul franco e sul cotogno.
Cenni Storici e Generalità sul Pero
Il pero é stato coltivato originariamente nei paesi dell’Asia occidentale e propagato anche in tempi molto remoti in Europa, ove l’Italia con i suoi 130.000 Ha di superficie occupata e con una produzione di cira 13 milioni di q occupa il primo posto tra i paesi produttori (Francia, Germania e Olanda).
Le regioni italiane maggiormente interessate alla coltura sono l’Emilia-Romagna con il 60% della produzione seguita da Veneto, Campania, Sicilia, Piemonte, Lombardia.
Il pero appartiene alla famiglia delle rosacee.
Il pero comune è un albero vigoroso, a forma conica e poi globulare; presenta la corteccia del fusto e dei rami vecchi ruvida e screpolata mentre i rami giovani sono corti e portano numerose gemme a legno e miste.
Predilige zone a clima temperato, con terreni fertili, morbidi, ben drenati. Non ama i terreni acidi, umidi o molto calcarei. Le foglie presentano un picciolo lungo e sono glabre e ovali. La produzione avviene prevalentemente sulle lamburde e limitatamente sui rami misti e sui brindilli.
L’infiorescenza è un corimbo formato da 7-10 fiori con petali di colore bianco. La fecondazione è allogama, l’impollinazione entomofila. La maggior parte delle cultivar presentano fattori di sterilità e sono autoincompatibili.
Le cultivar utilizzate sono molto numerose anche se sono poche quelle che concorrono in modo rilevante alla produzione : Coscia, William, Spadona estiva, Conference, kaiser, Decana del comizio, Abate Fètel, Passa Crassana.
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